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Superbonus, come funziona il calcolo dei limiti di spesa

ingegneria - consulenza - progettazione

Agenzia delle Entrate: bisogna tenere in considerazione il numero delle unità immobiliari esistenti prima dell’inizio dei lavori

Il limite di spesa su cui calcolare il Superbonus deve basarsi sul numero di unità immobiliari esistenti prima dell’inizio dei lavori. Lo ha spiegato l’Agenzia delle Entrate con la risposta 568/2021.

Superbonus, numero unità immobiliari e tetto di spesa

Il comproprietario di un fabbricato composto da una unità abitativa accatastata A/3, e da due pertinenze, di cui una accatastata C/6, con destinazione d’uso “autorimessa”, e una accatastata C/2, con destinazione d’uso “magazzino”, intende effettuare sull’edificio interventi di miglioramento sismico e di efficientamento energetico, e usufruire del Superbonus.
L’istante ha spiegato che, al termine dei lavori, risulterà variata la destinazione d’uso di una porzione del “magazzino” e sarà creata un’ulteriore unità immobiliare residenziale di categoria A/3.
Si è quindi rivolto all’Agenzia per avere chiarimenti in merito al numero di unità immobiliari da prendere in considerazione ai fini del calcolo dei limiti di spesa per gli interventi ammissibili al Superbonus.
Secondo l’istante, andrebbero tenute in considerazione le due unità immobiliari residenziali di categoria A/3 che risulteranno al termine dei lavori.
 

L’Agenzia ha spiegato che, in linea con la prassi in materia di detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli antisismici, per individuare i limiti di spesa su cui calcolare la detrazione nel caso in cui gli interventi comportino l’accorpamento o la suddivisione delle unità immobiliari, vanno considerate le unità immobiliari censite in Catasto all’inizio degli interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori. Come chiarito con la circolare 30/E/2020, al Superbonus si applica lo stesso criterio. Nel caso sottoposto dall’istante, l’edificio è composto da tre unità immobiliari accatastate separatamente, di cui una unità residenziale e due unità pertinenziali di categoria C/2 e C/6. Per il calcolo del limite di spesa, ha affermato l’Agenzia, bisogna prendere in considerazione tutte le unità immobiliari di cui si compone l’edificio censite in Catasto prima dell’inizio dei lavori, incluse le pertinenze.
 
Non rileva invece il fatto che, al termine lavori, verrà realizzata un’ulteriore unità immobiliare residenziale mediante suddivisione dell’unità C/2.
Credit by Edilportale

5 risposte

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